La settimana scorsa sono stata alla Casa-Museo Boschi Di Stefano, che prima di allora non avevo ancora mai visitato.
La Casa-Museo, situata appena dietro Corso Buenos Aires a Milano, è aperta al pubblico dal 2003.
Nello stabile realizzato tra il 1929 e il 1931 sotto la supervisione del celebre architetto Piero Portaluppi (che progettò anche la bellissima Villa Necchi Campiglio) hanno vissuto i coniugi Antonio Boschi e Marieda Di Stefano la cui eredità è stata donata nel 1974 al Comune di Milano.
Questa eredità che conta circa trecento opere d’arte e alcuni elementi di arredo quasi tutti risalenti alla prima metà del XX Secolo è oggi esposta e visitabile gratuitamente in quelle stesse stanze che un tempo erano la loro abitazione privata.
Il fascino di questa Casa-Museo risiede per me non solo nella straordinaria ricchezza e varietà di opere, ma nella magia di sapere che lì dentro la coppia ha realmente vissuto.
Mangiato, dormito, riso, pianificato viaggi, immagino talvolta anche litigato.
Visitare la Casa-Museo Boschi Di Stefano significa infilarsi in punta di piedi nella storia, nel passato intimo eppure generosamente aperto dei coniugi e avere l’occasione di apprezzarne il gusto personale e la superlativa ricerca artistica da collezionisti.
Tra gli artisti esposti più interessanti: Felice Casorati, Mario Sironi, Giorgio de Chirico, Lucio Fontana, Piero Marussig, Aligi Sassu, Carlo Carrà, Achille Funi.
Inoltre, in mezzo a questi maestri e ai loro eterni lavori, spuntano con discrezione alcune opere della stessa Marieda Di Stefano.
In particolare le ceramiche (splendidi i piatti a forma di pesce) che la Di Stefano lavorava nella sua scuola di ceramica.
Chiusa solo di recente, la scuola si trova al piano terra dello stabile ed è visitabile grazie al Touring Club.
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