Cercherò di limitarmi, perché se iniziassi sul serio a parlare del mio libro probabilmente mi scapperebbero troppi dettagli. Che è un giallo lo sapete già. Che è l’inizio di una serie anche.
Che contiene un generosissimo tocco di magia e paranormale forse lo immaginavate e basta.
Nell’editoria anglofona esiste un sotto genere ben preciso che lo rappresenta alla perfezione:
Cozy Paranormal Mystery.
Per “Cozy Mystery” si intendono tutti quei gialli, da Agatha Christie in poi, dove in sostanza niente è truculento e l’ambiente di sfondo è più importante dei delitti in sé (approfondiremo meglio) e per “Paranormal” va beh, non serve una traduzione.
Un Cozy Paranormal Mystery è un romanzo giallo leggero, con un’ironia non pungente che sdrammatizza il racconto e dettagli di ambientazione &Co. che lo rendono rassicurante anche nei passaggi più tesi.
È un thriller addolcito che contiene sapienti tocchi di soprannaturale, dove le indagini sono spesso condotte da una protagonista femminile che si ritrova a investigare senza essere ella stessa di mestiere investigatrice.
Il nome della mia, di protagonista, è Amelia. Il suo cognome inizia con la M. ma per ora è meglio che non lo conosciate per intero.
Amelia e le avventure che si ritrova ad affrontare racchiudono tutto ciò che ho sempre desiderato leggere in un romanzo e che solo a pezzettini ho incontrato in quelli che mi sono piaciuti di più.
È normale, perché io sono io, ho i miei gusti unici e la mia unica storia.
Che nessuno potrà mai rappresentare meglio di me. “Se non lo trovi sugli scaffali, scrivilo tu!” è infatti il mio consiglio preferito. Un consiglio che ho seguito di cuore, di pancia, di anima e di testa e grazie al quale anche dopo la decima (ma che dico, almeno trentesima) rilettura prima dell’invio, Amelia non mi annoia. Al contrario!
Arrivata a questo punto le falsità di circostanza le lascio a chi non ha mai davvero lavorato sodo.
Io per completare questo romanzo ho investito (con immensa gioia) tutto il mio impegno e molto di più. Tantissimo studio, una marea di ricerche su luoghi, persone, situazioni, scene, particolari…
Un’infinità di ore a compilare schede descrittive, stendere biografie e backstory, realizzare interviste reali e immaginarie.
Nel mio libro ho messo le mie conoscenze di arte, antichità e soprannaturale (che considero davvero preziose) e non ho nessuna voglia di sminuirlo con della triste modestia.
Mi batto invece un cinque alto da sola e mi dico che sono super fiera di me, di Amelia, di tutto ciò che ci circonda. Vada come vada.
I prossimi step sono un mistero tanto grande quanto quello della storia e la cosa non mi spaventa affatto. Perché già sapete anche questo: i misteri sono il pan brioche della mia vita.
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*Sara Ottavia Carolei
{Cover Image: Sara Ottavia Carolei/Instagram}